L’osteopatia: un’alternativa terapeutica olistica per il tuo benessere
Se hai già sentito parlare di osteopatia ma non conosci i suoi principi e la sua storia, allora sei nel posto giusto. In questo articolo ti introdurrò a questa disciplina terapeutica olistica che si basa sulla capacità innata che il corpo ha di autoguarigione e si concentra sulla manipolazione fisica per favorire il benessere generale.
L’osteopatia si basa su tre principi fondamentali che guidano gli osteopati nel loro approccio unico alla cura dei pazienti.
Il primo principio sostiene che il corpo è un’unità integrata, in cui tutte le parti sono connesse e influenzate a vicenda. Questo significa che una disfunzione in una parte del corpo può influire sul funzionamento di altre parti. Gli osteopati considerano quindi il corpo come un unico sistema interconnesso, anziché cercare di trattare singoli sintomi isolati.
Il secondo principio dell’osteopatia si concentra sulla capacità innata del corpo di guarire e ripristinare l’equilibrio. Gli osteopati sfruttano le capacità che ha il corpo di autoregolarsi e autoguarirsi, e il loro ruolo è quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono a questa guarigione di avvenire. Attraverso l’uso di tecniche manuali, gli osteopati cercano di ridurre le tensioni e le restrizioni nei tessuti ed eliminare le disfunzioni che alterano la corretta cinematica del movimento e la corretta fisiologia dei sistemi.
Il terzo principio dell’osteopatia si riferisce all’approccio pratico degli osteopati nel trattamento dei pazienti. Gli osteopati considerano il paziente nel suo insieme, tenendo conto della loro storia medica, delle abitudini di vita e delle influenze psicologiche. Questo approccio olistico consente agli osteopati di valutare le cause sottostanti dei problemi di salute e di individuare il miglior percorso terapeutico per il paziente.



La storia delle origini dell’osteopatia risale al XIX secolo, quando il medico statunitense Andrew Taylor Still sviluppò questa disciplina in risposta alle carenze dell’approccio medico convenzionale dell’epoca. Still credeva che la medicina del suo tempo fosse troppo focalizzata sulla soppressione dei sintomi piuttosto che sulla scoperta delle cause sottostanti. Con il desiderio di sviluppare un’alternativa, iniziò a esplorare metodi di trattamento più olistici.
Still si dedicò allo studio del corpo umano e alla scoperta delle relazioni tra la struttura e la funzione. Attraverso la sua ricerca e le sue osservazioni, sviluppò una filosofia di cura che metteva l’accento sull’importanza di una struttura corporea equilibrata per la funzione e la salute generali. Questa nuova disciplina terapeutica venne definita “osteopatia” nel 1874, letteralmente “cura delle ossa“.
L’Osteopatia arriva in Europa grazie all’ausilio di grandi studenti diretti di Still, come William Garner Sutherland, fondatore del metodo “cranio-sacrale” che ha riscosso grande successo contribuendo alla diffusione di questa professione oltreoceano, e John Martin Littlejohn, ideatore del trattamento globale massimalista, che fu uno dei primi studenti europei di Still. Littlejohn, terminati gli studi presso gli USA, tornò in Europa dove fondò la Scuola di Osteopatia di Londra. Saranno poi alcuni studenti di spicco di questa scuola a diffondere le radici dell’Osteopatia in tutto il continente.
Ad oggi l’osteopatia viene utilizzata per una vasta gamma di disturbi e condizioni, da problemi muscolo-scheletrici a problemi digestivi, mal di testa e moltissimi altri trattamenti, continuando a migliorare il benessere delle persone in tutto il mondo, offrendo un trattamento personalizzato che si concentra sull’individuo nel suo insieme.